Il Parco dei Sassi di Roccamalatina protegge 2.300 ettari di territorio adagiato sulle morbide colline modenesi. La sua particolarità sono le imponenti guglie in arenaria che svettano in questo dolce paesaggio, fatto di antichi castagneti, boschi e coltivi. Le guglie, alte circa 70 metri, sono veri e propri monumenti della natura, derivati da stratificazioni più resistenti all’erosione rispetto al terreno circostante.
Offre un’ampia biodiversità di habitat concentrata in poco spazio vede la presenza di specie come la mediterranea erica arborea a fianco di altre di quota come il faggio e il mirtillo. Ricca è la presenza di orchidee che, assieme ad anemoni, campanellini, gigli e ciclamini, colorano i boschi, le radure e gli ambiti rupestri. Di particolare valore sono gli habitat riconosciuti dall’Unione Europea di Interesse Comunitario, quali le foreste alluvionali di ontano o le formazioni cespugliate a Festuco brometalia. Non meno importanti le specie faunistiche: dal tasso all’istrice, dalla volpe al capriolo, dal daino alla faina. Diverse quelle di Interesse Comunitario, come il cervo volante, il gambero di fiume, il tritone crestato, il falco pellegrino, la tottavilla, il succiacapre, il rinolofo euriale. Sporadica, ma accertata è la presenza del lupo.
Un’ampia varietà di ambienti aggiungono poi valore al territorio protetto: castagneti di ambito montano, incolti argillosi di bassa collina, boschi ripariali, greti fluviali, fenomeni di carsismo con grotte e inghiottitoi, coltivi collinari e piccoli borghi medievali. Tra pievi, antiche torri rondonare e borghi, i Musei del borlengo e del castagno esaltano la cultura e le specialità tradizionali. Completano il quadro oltre 100 chilometri di sentieri da percorrere a piedi, a cavallo o in mountain bike, lungo 12 itinerari segnalati.